Come dimagrire di quarantena? Ci stiamo divertendo a cucinare in casa, pizza fai da te, dolci, ricette pasquali e chi più ne ha più ne metta. Non smetteremo certo di farlo. La riscoperta della nostra tradizione culinaria, in uno splendido home-made familiare tra Netflix, farina e lievito madre, ci ha riportato ad amare quelle origini che da tempo avevamo trascurato. Ma in tutto questo i chili di troppo cominciano a farsi sentire. Certo, li avevamo messi in conto e le battute si sprecano, fin dall’inizio di questa quarantena. Ma come fare per non esagerare? Perché restare a casa è un dovere e può rivelarsi più piacevole del previsto, ma poi dovremo tornare ad uscire… Ed essere in forma! Ecco qualche consiglio utile.
Come dimagrire in quarantena?
1. Trucchetti per uno spuntino
Cucinare e mangiare va bene, ma farlo con criterio è necessario. I consigli utili per la quarantena non sono poi così distanti da quelli della classica alimentazione suggerita in una condizione di normalità. Dunque ottima la frutta, meglio ancora se secca, da alternare a verdure crude e cereali. Questi sono i primi, eccezionali trucchetti per soddisfare il classico languorino da noia, senza caricarsi di grassi e carboidrati non necessari. La selezione è vasta e perfino facile da reperire: soia tostata, semi di zucca tostati, cereali senza glutine, quinoa, riso al posto della classica pasta (basmati, nero, integrale, d’avena, e via a sbizzarrirsi!). Ma anche quando si tratta di pasta, il segreto è non ‘inciampare’ nel soffritto: sapete che si può ottenere anche con elementi naturali anziché grassi animali, giusto? Perciò carote, zucchine, pepe nero, un pizzico di cipolla, aglio o peperoncino possono essere alleati preziosi!
2. Carne, zucchero e pane: come calibrarli per dimagrire in quarantena
Carne, pane e zuccheri sono la più grande tentazione di questa quarantena. Dolci, pizza, lasagne e molto altro: il tempo a disposizione ci permette finalmente di sbizzarrirci con pasti completi, divertirci ai fornelli e cimentarci in una cucina più elaborata rispetto alla solita colazione frettolosa o al pranzo veloce in ufficio. Eppure non bisogna esagerare. Dunque alla carne (magra) alterniamo il pesce, le uova e, perché no, perfino dei formaggi (purché siano anch’essi magri). Allo stesso tempo è bene variare la tipologia di pane: farlo in casa va bene, ma al piacere di questa ricetta classica alterniamo quello di una sua versione più leggera. Il miglior alleato? Pane azzimo: semplice da fare e ottimo per non ingrassare. Acqua, farina integrale o d’avena, un pizzico d’olio e di sale e cottura veloce in padella.
Stesso discorso, ahinoi, vale per i dolci. Sicuramente lo sfizio più amato di questa ‘cucina in quarantena’, ma può ostacolare una dieta sana e portarci davvero ad ingrassare in modo sbagliato. Gli zuccheri sono ancora una volta una tentazione di tenere sotto controllo. Il segreto è ridurne l’apporto giornaliero e magari sostituirlo con alcune varianti: zucchero di cocco, miele, zucchero di castagno.
3. Creatività a tavola: piatti piccoli e colorati
Creatività è la parola d’ordine per dimagrire in quarantena, o anche solo per non ingrassare! Impiegare il nostro tempo nel modo più stimolante possibile. Certo, cucinare si è rivelato essere un grandioso passatempo da quarantena, ma esplorare nuovi hobby mai sperimentati prima è altrettanto consigliato. Creatività da portare anche a tavola, letteralmente, nel rito del pasto. A suggerirlo è la dottoressa Emma Balsimelli, esperta nel trattamento del sovrappeso e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. La dottoressa, anche autrice del libro “Quanto ti vuoi bene”, ha spiegato a Vanity Fair che usare piatti colorati e piccoli aiuta a non mangiare più del dovuto:
«È stato dimostrato che quando c’è poco contrasto di colore tra cibo e piatto si ha la tendenza ad assumerne quasi il 30% in più rispetto a quando il colore del piatto e quello dell’alimento sono molto differenti. Quindi usiamo piatti piccoli e con base stretta. Davanti a un piatto piccolo e fondo (da frutta, non serve comprare un servizio nuovo), ma pieno di cibo ci sembrerà di mangiare di più. Anche per il gelato vale lo stesso. Chi mangia in una scodella più capiente si serve circa il 31% di gelato in più.»