Intervistato dal quotidiano Libero, Massimo Boldi ha raccontato la sua delusione nell’essere stato messo da parte nel film Lei mi parla ancora di Pupi Avati e di essere stato sostituito con Renato Pozzetto. Ecco cosa ha dichiarato.
Massimo Boldi furioso: “Sono stato tradito”
Con un lungo sfogo rilasciato al quotidiano Libero, Massimo Boldi ha espresso tutta le sua delusione dopo esser stato sostituito nel film di Pupi Avati. In particolare, Boldi era stato scelto, inizialmente per interpretare il padre di Vittorio Sgarbi nel film ‘Lei mi parla ancora‘. Il film è tratto dal libro omonimo che Giuseppe Sgarbi dedicò alla moglie Caterina quando lei venne a mancare, dopo 65 anni di matrimonio insieme:
“A giugno dell’anno scorso mi è arrivata la sceneggiatura, le riprese erano previste per ottobre-novembre 2019”, ha esordito Boldi.
Ad approvare la scelta di Pupi, anche Vittorio Sgarbi, che durante i preliminari della preparazione, aveva iniziato a chiamare Boldi “papà”. Poi, però, durante il lockdown, l’attoremaveva confermato che era stato tutto sospeso e rinviato.
Massimo Boldi: “La promessa con una stretta di mano vale più di un contratto”
Massimo aveva anche fatto una prova costume e di fatto mancava soltanto la firma ufficiale e la parte sarebbe stata sua. Ma qualcosa è evidentemente andato storto e Massimo ha scoperto di essere stato sostituito da Renato Pozzetto. A rivelarlo è stato Pozzetto stesso nel corso di una telefonata. Boldi ha infatti chiamato il collega lo scorso 14 luglio per augurargli un buon compleanno in occasione dei suoi 80 anni:
“D’accordo, non avevamo ancora firmato un contratto io e Pupi Avati ma ci eravamo stretti la mano e per me una promessa con una stretta di mano, vale più di un contratto” – ha raccontato Boldi – “Sono rimasto come un p***a. Renato mi ha detto candidamente questa notizia, bellissima per lui, sconvolgente per me.”
