
La campagna vaccinale prosegue, in tutto il mondo. Certo, in alcuni paesi in maniera più spedita che in altri; ma il semplice fatto che i vaccini esistano che stia avvenendo un processo di somministrazione fa ben sperare. La pandemia, causata dal Covid, ha colpito molto duramente alcuni settori, tra questi c’è quello del turismo. Per ovvie ragioni, gli spostamenti, talvolta anche brevi, non sono stati possibili. Dunque intere categorie legate al settore dei viaggi hanno dovuto fare i conti con un periodo di magra mai visto prima; ecco perché tra le priorità c’è l’istituzione di un pass che permetta di viaggiare senza doversi sottoporre a tampone, né ad altri accertamenti. Ma come funziona? A chi spetta questo famoso Green pass? Bisogna poi farsi un’ulteriore domanda: che differenza c’è tra il Green pass nazionale e quello europeo? Cerchiamo di fare chiarezza.
Green pass: come funziona? A chi spetta?
Attualmente gli spostamenti liberi sul territorio nazionale sono previsti per chi effettua il tampone 48 ore prima della partenza, per chi è guarito dal Covid e ha sviluppato gli anticorpi e per coloro che invece hanno già avuto entrambe le dosi del vaccino. Per quanto riguarda gli spostamenti a livello europeo, funzionano più o meno allo stesso mondo – bisogna verificare stato per stato se siano previsti giorni di quarantena. Tuttavia, dal prossimo giugno gli spostamenti saranno pienamente liberi per i vaccinati; si dovrà probabilmente utilizzare un app che certifichi l’avvenuta vaccinazione. Attenzione, però, vige comunque una certa libertà in merito alla questione quarantena: alcuni paesi potranno decidere di applicarla comunque, nonostante il Green pass.
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