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La Casa di Carta, perché indossano tutti la maschera di Dalì? Svelato il motivo [VIDEO]

Molti dettagli tra miti e leggende, rendono interessante la serie Netflix, che presto tornerà sulla piattaforma digitale con la sua quinta stagione

Il nuovo trailer adrenalinico de La Casa di Carta, pubblicato da Netflix, rivela i primi dettagli di quella che sarà la quinta stagione dello serie spagnola. Questa volta la piattaforma streaming ha deciso una strategia di messa in onda divisa in due parti: le prime puntate il prossimo 3 settembre; il finale di stagione – attesissimo – dal 3 dicembre 2021. “Quando sei rinchiusa da 100 ore, sei stata incatenata e sul punto di morire, e hai perso la tua migliore amica… quelle 100 ore ti sembrano 100 anni”; rivela Tokio nel promo che dà inizio ad un nuovo capitolo della serie La Casa del Pape (titolo originale). Ed è lo stesso personaggio che anticipa quello che succederà a coloro che torneranno ad indossare le inconfondibili tute rosse e le maschere, che perfettamente continueranno a nascondere le loro identità.

E a proposito dei dettagli che hanno predominato, puntata dopo puntata, e che sono simboli perfettamente connessi fra loro. Le leggende che ruotano intorno al prodotto, sono davvero tante. Alcune storie fondate; altre invece nate nel corso delle riprese. Nonostante siano state circa, sei milioni le persone che in questi anni hanno seguito e visto La Casa di Carta, forse non tutte sapranno il significato di alcuni oggetti presenti nella serie. Uno tra tanti ma, ma esclusivamente fondamentale per lo show, è la maschera di Dalì. Curiosi di scoprire il significato che incarna il finto volto che nasconde le identità dei personaggi? Ecco perché rappresenta uno degli oggetti indossati dal gruppo.

Ne La Casa di Carta, la ‘resistenza’ assume un linguaggio [VIDEO]

In questi ultimi anni, laddove la serie ha incuriosito gli utenti Netflix ed oltre; indubbiamente c’è stato qualcuno che si è posto la domanda sul perché, i personaggi, indossassero la maschera di Dalì. A rivelare il retroscena di tale scelta, è stato il direttore della fotografia di scena de La Casa di Carta: Migue Amoedo. La cultura spagnola doveva esser rappresentata fin dal volto. Infatti, prima di giungere al profilo del pittore Salvador Dalì, si è passati da Don Chisciotte a Pablo Picasso. Ma alla fine il marchese spagnolo con i particolari baffi all’insù, si adattava alla forma del viso degli attori. E non solo.

Da una lontana intervista di Álvaro Morte, l’attore che interpreta il Professore, si apprende che il profilo caratteriale, come anche il pensiero artistico di Dalì, si coniugava perfettamente con la filosofia dei protagonisti della serie. Il pittore rappresenta effettivamente, colui capace di oltrepassare i limiti. Ma è ancora di più, il maggiore esponente del surrealismo e anche l’artista che traduce la realtà di massa in dipinti. Insomma, il perfetto profilo della resistenza; sinonimo di movimento di lotta popolare, nonché, di un costante muoversi in gruppo che è il riflesso dell’atteggiamento adottato dai personaggi della serie. Nell’attesa che venga mandata in onda la nuova stagione, diamo uno sguardo ad un estratto del trailer della serie Netflix, che ha sorpreso i fan.

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Teresa Comberiati

Spettacolo, Tv & Cronaca Rosa

Calabrese, a vent’anni si trasferisce a Roma dove attualmente vive. Amante della fotografia quanto della scrittura, negli anni ha lavorato nel campo della comunicazione collaborando con diverse testate locali in qualità di fotografa e articolista durante la 71ª e 75ª Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica. Ha già scritto il suo primo romanzo intitolato Il muscolo dell’anima. Colonna portante del blog di VelvetMAG dedicato alla cronaca rosa e alle celebrities www.velvetgossip.it, di cui redige ogni mese la Rassegna Gossip.

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