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Buon compleanno Jane Fonda: perché ancora oggi è un modello da seguire

Attrice, produttrice e attivista dal fascino ineguagliabile, non ha mai smesso di lottare

“Sosteniamo sempre di più le diversità che stanno emergendo. In passato abbiamo già marciato e combattuto per molte cause ed è il momento di tornare a farlo oggi. D’altronde l’arte è sempre stata non solo al passo con la storia, ma ha aperto nuove strade.” – si esprimeva così Jane Fonda alcuni mesi fa, avvolta da uno splendido completo color avorio, in occasione dei 78° Golden Globes, insignita del Premio alla Carriera. Un riconoscimento, in fin dei conti, dovuto verso uno dei volti più importanti della storia del cinema.

Vincitrice di due Premi Oscar come Miglior Attrice Protagonista, un Emmy Award sette Golden Globes, ha incantato non solo grazie al suo fascino indescrivibile, ma anche e soprattutto per il suo talento sopraffino. Di pari passo con la carriera artistica, inoltre, l’icona del grande schermo ha portato avanti anche il suo attivismo. E continua a farlo anche oggi, allo scoccare degli 84 anni.

Una modella? Un’attrice? Un’attivista: Jane Fonda è tutto

Nata il 21 dicembre 1937 a New York, dal celeberrimo Henry Fonda e da Frances Seymour Brokaw, Jane Seymour Fonda inizialmente non era neanche interessata a seguire le orme paterne. Fin da subito, tuttavia, ha avvertito quanto il grande schermo potesse starle stretto. L’irriverente Barbarella – rifiutata da Virna Lisi, Brigitte Bardot e Sophia Loren – infatti, nonostante sia stato la spinta decisiva per la sua carriera, ha rischiato di intrappolarla nello stereotipo della bambola sexy. Un’immagine che però limitava la personalità di Jane Fonda, la quale ha iniziato ad impegnarsi politicamente tra gli Anni Sessanta e Settanta. A quel periodo, infatti, l’interprete figlia d’arte ha aderito a diversi movimenti per i diritti civili, schierandosi apertamente contro la guerra in Vietnam.

D’altronde, come lei stessa ha ammesso a Forbes: “Per me l’attivismo è sempre stato una lotta per quello in cui credo, per cercare di cambiare il mondo in meglio. […] È una parte significativa di quello che sono.” E così, comincia ad alternarsi tra set e speech pubblici, fino al primo arresto: a Cleveland, nel 1970, a seguito di uno degli ormai celebri discorsi anti-bellici, Jane Fonda finisce in manette, accrescendo per effetto inverso la sua fama. Un’indole battagliera che ha dimostrato di non aver perso neanche ai nostri giorni, considerando che l’ultimo arresto risale a tempi anche recenti. Nel 2019, infatti, viene portata nuovamente via dalle forze dell’ordine a seguito di una protesta a Washington DC contro il climate change.

WASHINGTON, DC – OCTOBER 18: Actress Jane Fonda is arrested for blocking a street in front of the U.S. Capitol during a “Fire Drill Fridays” climate change protest and rally on Capitol Hill, October 18, 2019 in Washington, DC. Protesters are demanding urgent action on adapting the Green New Deal, clean, renewable energy, and an end to all new fossil fuel exploration and drilling. (Photo by Mark Wilson/Getty Images)

L’Oscar, l’aerobica e il femminismo

Ma gli Anni Settanta coincidono anche con l’apice della sua carriera cinematografica. Nel 1972 e, di nuovo, nel 1979 – rispettivamente per Una squillo per l’ispettore Klute e Tornando a casa – Jane Fonda ha ricevuto infatti il Premio Oscar come Miglior Attrice Protagonista. Sempre nel 1972, l’icona oggi 84enne ha trovato qualcuno con cui condividere la sua naturale propensione per l’attivismo: il saggista Tom Hayden. L’anno seguente, quest’ultimo diventa il primo dei tre mariti dell’interprete, la quale oggi finalmente ha confessato senza remore: “Per molto tempo, per essere felice, ho cercato l’approvazione di un uomo. Col tempo ho imparato a essere indipendente e a scoprire prima di tutto me stessa e quello che desideravo.

E se la recitazione le ha permesso di convogliare la sua creatività, l’attivismo è stato il modo in cui è riuscita a realizzarsi in quanto donna. Nel corso degli anni ha dimostrato estrema vicinanza al movimento femminista, marciando in prima linea e sostenendo le Black Panthers, senza chinare mai la testa. E senza perdere, tuttavia, quella punta di chic che, accompagnata alla militanza, è stata il leitmotiv della sua vita. Nel 1982, infatti, Jane Fonda ha offerto un nuovo lato di sé grazie all’ormai celeberrimo Jane Fonda’s Workout, il video di esercizi di aerobica che l’hanno resa un’icona a tutto tondo. Insomma, non si può certo dire che Jane Fonda non abbia lasciato il segno.

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Lorenzo Cosimi

  • Cinema e tv

    Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

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