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Come si costruisce una coppia come quella di “Fedeltà”? Risponde il cast

La serie TV tratta dal romanzo di Marco Missiroli è in arrivo su Netflix il 14 febbraio e il cast, durante la conferenza stampa, ha introdotto i personaggi e i temi trattati

Fino a dove siamo disposti a spingerci per amore? A chi va la nostra fedeltà? Alla coppia o a noi stessi? Da questi temi universali parte Fedeltà, la nuova serie TV in arrivo su Netflix lunedì 14 febbraio 2022. La storia è tratta dal romanzo di Marco Missiroli, tra i finalisti del Premio Strega 2019 e vincitore del Premio Strega Giovani. Prodotta da BiBi Film da Alessandro Fabbri, Elisa Amoruso e Laura Colella, la serie TV racconta di Margherita e Carlo, una giovane coppia sposata che, ad un certo punto del loro cammino insieme, inizia ad interrogarsi sulla propria fedeltà. È giusto rinunciare ai propri sogni per il benessere matrimoniale? Fin dove siamo disposti a scendere a compromessi? Nel corso della conferenza stampa, organizzata da Netflix con il cast principale, registi, sceneggiatori e produttori della serie TV, sono stati affrontati i temi portanti di Fedeltà.

Fedeltà, il cast presenta i personaggi serie TV

Come si costruisce una coppia come quella di Carlo e Margherita? Ad interpretare il protagonista maschile è Michele Rondino, il quale ha spiegato: “Ci ha aiutato moltissimo partecipare alla scrittura dopo che l’impianto era già stato creato. Ci ha aiutato tantissimo provare le diverse scene cercando di modificare – laddove necessario – qualche dialogo”. Ma instaurare una chimica così forte è dovuto anche alla conoscenza al di là delle telecamere. Rondino ha spiegato: “Abbiamo avuto molto tempo per conoscerci, per parlarci, dal mio punto di vista non è secondario neppure questo elemento base, quello di conoscersi. Abbiamo avuto esperienze comuni legate al teatro, certe grammatiche che si sono tradotte in una sintonia“.

Fedeltà

Lucrezia Guidone invece interpreta Margherita in Fedeltà e ha spiegato che il legame con Michele Riondino si è consolidato con le prove, ma anche condividendo esperienze personali legati al tema. “Inevitabilmente raccontando una storia come raccontiamo noi in Fedeltà ti rivolgi ad un pubblico che conosce bene l’argomento,  che si conosce bene anche se non lo si affronta mai direttamente”. Carolina Sala è il volto di Sofia, la studentessa che impacchetta i sogni in valigia e lascia Rimini per raggiungere Milano.

Fedeltà

L’attrice ha definito il suo personaggio “affascinante, ha qualcosa di misterioso, c’è un’ombra che non si risolve fino alla fine della storia. Ed è stato forse il suo tratto più distintivo, da inserire in più in una dinamica che poi si va a sviluppare con il professore, sempre sul filo, in cui non capisci mai in che parte stai andando“.

Fedeltà, “chi si ama si tradisce“: i personaggi e i temi principali

Un altro personaggio secondario che ha dato un forte contributo alla trama è Andrea, interpretato da Leonardo Pazzagli. “Andrea è un grande ascoltatore di corpi e di persone, però è anche un ragazzo che agisce e infatti è molto istintivo, diretto, di poche parole, essenziale. Al di fuori dello studio ha una vita tutta sua molto particolare“. Il pensiero di arrivare in tantissimi paesi grazie alla diffusione di Netflix per Leonardo Pazzagli sembra quasi una bugia. “L’emozione c’è ed è grande. Nonostante io sia un fruitore di Netflix da tanto, essere in tanti paesi contemporaneamente mi sembra surreale, quasi una bugia!”.

Fedeltà

Il sottotitolo di Fedeltà è “chi si ama si tradisce“. A detta di Michele Riondino, questa è “una dichiarazione dove ci sono tante domande ma non si trovano risposte. Il compromesso che si raggiunge in una coppia è anche una sorta di patto, di portare avanti un rapporto che inevitabilmente si baserà e troverà anche la forza nei piccoli segreti che ognuno di noi avrà. È poco credibile che singolarmente si rinunci alle pulsioni e ai desideri che si continueranno ad avere“. Del resto il desiderio, così come i segreti, sono temi portanti della serie TV. La difficoltà più grande per Michele Riondino è stata “mettere da parte l’esperienza personale per un tema universale come questo. È stato difficile non considerare che cosa avremmo potuto fare noi, o io nello specifico, rispetto a certe scelte, a certe scene. Ma era importante mettere da parte la propria esperienza per lasciare quella ipotetica di un personaggio inventato“.

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Cristina Migliaccio

Moda, Lifestyle & Glamour

Nata ad Ischia, ha studiato a Salerno dove ora vive Editoria e pubblicistica. Ha vissuto quattro anni a Roma diventando giornalista pubblicista.
Appassionata di libri e di tutte le dinamiche dell'intrattenimento televisivo, soprattutto riguardo le serie TV. Si occupa di Moda, analizzando nel dettaglio i red carpet e le tendenze. Sul blog www.velvetgossip.it di VelvetMAG è curatrice di curiosità ignote ai più.

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