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Cose da Vip

Manuela Bailo, la Procura: “Uccisa con lucidità, ecco perché…”

Per la Procura di Brescia che indaga sull’omicidio di Manuela Bailo non vi sono dubbi: la lite sulle scale sostenuta da Fabrizio Pasini è una bugia per coprire un omicidio volontario, se non addirittura pianificato. Per il pm, come riporta Il Giorno, l’ex sindacalista potrebbe aver ucciso la 35enne con estrema lucidità. Il Tribunale del Riesame, oltre a rigettare la richiesta degli arresti domiciliari per Pasini, ha ritenuto infondata la tesi della preterintenzionalità, negando quindi la riqualificazione del reato chiesta dall’avvocato difensore. L’amante di Manuela Bailo, oltre a sminuire la loro relazione, continua a sostenere di non aver accoltellato la 35enne, rimanendo fedele alla sua confessione. Per Pasini la donna sarebbe morta durante un litigio cadendo dalle scale a causa di una sua spinta. Preso dal panico avrebbe poi inscenato la fuga volontaria della vittima, inviando messaggi falsi dal telefono di lei, fino alla sepoltura nella cascina a Bramano di Azzanello, nel Cremonese.

Il Tribunale del Riesame ha ritenuto il racconto dell’ex sindacalista inattendibile. L’uomo dovrà quindi attendere l’inizio del processo da dietro le sbarre, precisamente nel penitenziario a Canton Mombello. A contrastare la versione di Pasini vi sarebbero i primi dati dell’autopsia, secondo cui Manuela Bailo è stata prima colpita con un oggetto contundente e successivamente il suo assassino le avrebbe tagliato la gola. Anche dai sopralluoghi della Scientifica sembra essere inverosimile la confessione dell’uomo. I Ris non hanno trovato tracce di sangue sulle scale, bensì ne hanno rinvenute copiose tra il garage e il bagnetto della cantina. La Procura di recente avrebbe inoltre acquisito nuovi elementi che, stando quanto riportato, complicherebbero la posizione di Fabrizio Pasini. Al momento non sono ancora stati rinvenuti né il coltello, né l’oggetto. Inoltre mancano ancora all’appello il cellulare della ragazza, con cui Pasini ha inviato alcuni sms per depistare le indagini, e la maglietta che aveva indosso l’ex sindacalista durante la morte di Manuela

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