Se la presenza di Rula Jebreal era parsa a tutti come una scelta assai coraggiosa da un punto di vista mediatico per una piattaforma generalista come il Festival di Sanremo, il recente comunicato Rai è arrivato a placare le polemiche prima ancora di nascere. Pareva tutto fatto per portare sul palco dell’Ariston la storica giornalista e attivista, pronta ad affiancare Amadeus, si diceva, per un’intera puntata delle cinque previste. Non sarà così, a quanto pare; direttamente da Viale Mazzini è arrivata la bocciatura alla partecipazione di Jebreal.
A pochi giorni dall’annuncio, Sanremo 2020 torna sui suoi passi: Rula Jebreal non sarà al Festival, bloccato il contratto di partecipazione
La notizia è partita in anteprima da Repubblica, venendo presto confermata dai media e dagli uffici stampa principali: Rula Jebreal non sarà a Sanremo 2020. La decisione sarebbe stata presa nella notte, con comprensibile sguardo rivolto alla delicata personalità social della giornalista; dopo aver evidentemente valutato le possibili conseguenze della partecipazione in prima serata di Jebreal, i piani alti Rai avrebbero deciso di sospendere l’invito, e bloccare il contratto ancora in fase di ultimazione.
Secondo le voci prontamente diffusesi online, dietro il passo indietro della Rai (ad appena un mese dall’avvio ufficiale del Festival), ci sarebbe la durissima posizione presa da Rula Jebreal in seguito agli attacchi USA in Iraq. Una serie di tweet della giornalista pubblicati nelle scorse ore avrebbero scatenato il solito putiferio social, convincendo i piani alti di Viale Mazzini a riconsiderare la sua presenza in prima serata. Si ristabilirà dunque l’ordine per Sanremo 2020, dopo i giorni di polemica seguiti all’annuncio; probabile che al seguito dei recenti sviluppi ogni concessione alla politica sarà messa da parte.
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