Le scarpe non sono solo una convenzione sociale: rappresentano anche una barriera importante contro batteri e parassiti che si annidano sul terreno. Ce n’è uno in particolare che bisogna fuggire a tutti i costi perché comporta danni a lungo termine.
Camminare a piedi nudi può essere trasgressivo e liberatorio, ma quali pericoli potrebbero nascondersi dentro un’azione apparentemente così innocua? Moltissimi in effetti, di cui uno in particolare può rivelarsi arduo da sconfiggere (anche perché è difficile da individuare) e decisamente pericoloso.
Zeno Bisoffi, direttore del Centro Malattie Tropicali dell’Ospedale Sacro Cuore di Verona, si è trovato ad affrontare l’argomento dopo la segnalazione di un caso particolare: un paziente aveva riscontrato una parassitosi molti anni dopo averla contratta, nel momento in cui il suo sistema immunitario era diventato più debole e il parassita più pericoloso. Quel parassita, inoltre, era entrato nel suo corpo nonostante la pelle integra. Possibile?
Strongiloidosi – migliaia di casi
La risposta è sì, e la malattia in questione si chiama strongiloidosi, trasmessa dal parassita Strongyloides stercoralis. Le sue larve sono microscopiche e si trovano sul terreno: affinché attacchino l’uomo, è sufficiente che l’individuo sia scalzo. Ovviamente le vigenti norme igieniche e l’abitudine civile di portare le scarpe hanno reso abbastanza rara questa infezione, eppure nei Paesi in via di sviluppo essa resiste ancora alla prova del tempo. Ma non è finita qui: ogni anno si verificano migliaia di casi anche nel Nord Italia, soprattutto tra le persone più anziane.
La cosa peggiore è che una volta che si individua la malattia potrebbe essere troppo tardi. Il parassita infatti tende a celarsi nel corpo umano senza fare troppi danni (altrimenti potrebbe essere scoperto!): i sintomi possono essere prurito, dolori addominali saltuari, disturbi respiratori simili all’asma. Solamente quando il sistema immunitario comincia a compromettersi esso invade tutti gli organi e gli apparati, provocando una strongiloidosi disseminata mortale in più del 50 per cento dei casi.