Chicche di Velvet

Negli anni 90 era il più bello di Hollywood: a 45 anni è ingrassato 20 chili [FOTO]

Biondo, occhi azzurrissimi e sguardo dolce: Leonardo Di Caprio ha rapito il cuore di tutte le millenials. Il suo Jack in Titanic lo ha spinto verso una carriera ricca di soddisfazioni. La più grande? Il premio Oscar… tuttavia, oggi, lo ritroviamo ben diverso da come lo ricordavamo…

Enfant prodige

Classe 1974, Leo recita fin dall’età di tre anni facendosi notare da adolescente nella sitcom”Genitori in blue jeans“. Ha fatto innamorare migliaia di donne interpretando lo squattrinato ragazzo innamorato che ha conquistato il cuore della bellissima nobildonna, salvandola dalle grinfie del riccone borghese e cattivo. Il personaggio di Jack, matto e romantico, è adatto solo ed unicamente a lui, non potrei mai immaginare un altro attore al suo posto!

Gli anni passano per tutti

Oggi, Leo ha 45 anni e una carriera cinematografica da fare invidia. Saranno i troppi cambiamenti dovuti ai ruoli interpretati, lo stress per la conquista dell’Oscar tanto desiderato (2016, miglior attore in “Revenant”), ma oggi diciamo che non è proprio in ottima forma. I chili di troppo si notano e le paparazzate in spiaggia non lasciano nulla all’immaginazione!

Nonostante tutto, i grandi amori non mancano mai. Leo non può fare a meno delle donne, e che donne! Da Bar Refaeli a  Blake Lively, è passato da una modella all’altra, per non scordare la conduttrice Laura Whitmore e per ultima la modella e attrice Camila Morrone, 20 anni più piccola! 

Però attente belle ragazze, Leo non si lega mai. La star è estremamente impegnata tra le decine di film che gira all’anno e il suo impegno nell’ecologia. Ricordiamo che è anche Ambasciatore contro i cambiamenti climatici per l’ONU. Infatti, ha parlato durante l’ultimo vertice sui cambiamenti climatici a New York. Curiosità: è nato a Los Angeles da madre tedesca e padre per metà italiano. La leggenda narra che il piccolo Leo scalciasse dentro il pancione della mamma davanti a un quadro di Da Vinci agli Uffizi di Firenze. Per questo, la madre decise di chiamare il figlio come il genio italiano. 

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