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Paolo Bonolis, il dramma da bambino: ecco come ha superato la balbuzie

Paolo Bonolis è uno dei conduttori più amati (e pagati) della televisione italiana. Da sempre con la sua simpatia spumeggiante ma anche con la sua grande professionalità ha attratto gli italiani sullo schermo. La sua lunga carriera prosegue tutt’ora sulla scia dell’improvvisazione e immensa bravura. 

Ma quali sono le curiosità sul conduttore più seguito d’Italia?

Forse non tutti sanno che Paolo Bonolis, figlio unico, è nato a Roma ma ha origini rumene. Infatti la “s” finale viene aggiunta al cognome quando i suoi parenti si trasferirono in Sardegna. 

Il piccolo Paolo mostra di essere sin da subito uno studente modello e prosegue gli studi conseguendo la laurea in Scienze Politiche Internazionali.  

Prosegue con la sua carriera in televisione, dagli esordi passando in Rai e successivamente a Mediaset, contando più di 40 programmi che hanno la sua conduzione e tra i più famosi ricordiamo Scherzi a Parte, Avanti un altro!, Domenica In, Ciao Darwin, Chi ha incastrato Peter Pan.

La balbuzie infantile

Ma la vita del conduttore è stata segnata da un disturbo del linguaggio che lo ha accompagnato per tutta l’infanzia. 

Bonolis si racconta:”Da piccolo tartagliavo e i miei discorsi erano incomprensibili. La maestra mi interrogava per iscritto. Poi ho capito il segreto: concentrarsi su una frase sola. E sdrammatizzare”.

Per la sua vita sociale questo era un grande problema ma all’età di 12 anni ha sconfitto il problema grazie al teatro. 

“Avevo dodici anni quando decisi di far parte del gruppo teatrale della scuola. L’idea mi allettava: finalmente insieme alle ragazzine, perché in classe eravamo solo maschi. Recitando mi sono accorto che non balbettavo quando dicevo la mia battuta” – racconta Bonolis – “Ho cominciato a fare degli esercizi per imparare a dare spazio sonoro a un pensiero alla volta. Una sorta di autocontrollo mentale. Nel giro di un anno è diventato un automatismo”.

Immaginare il presentatore televisivo così spumeggiante affetto da balbuzie è davvero difficile.

Tutt’ora con la sua immancabile ironia riesce a riderci su ammettendo che ancora oggi gli ricapita di inciampare con le parole:”Mi succede ancora quando vado al mare: chissà forse la salsedine inceppa gli ingranaggi”.

 

 

 

 

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