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Moreno: “L’Isola dei Famosi è un gioco alla sopravvivenza. Su Amici 16 penso che…” [ESCLUSIVA]

Velvet Mag ha contattato telefonicamente Moreno Donadoni per parlare della sua esperienza a L’Isola dei Famosi 2017, del rapporto con gli altri naufraghi, delle polemiche nate con alcuni dei concorrenti, dei progetti per il futuro e della querelle di Amici 16 tra Maria De Filippi e Morgan…

Moreno, come definiresti questa esperienza a L’Isola
È stata un’avventura molto dura, ma formativa. Ho fatto qualcosa che mai mi sarei aspettato di fare; ho vissuto per un periodo senza tutti i confort della vita quotidiana, dove anche i piccoli problemi sembravano insormontabili. Tutto era difficile da affrontare; la fame, la sopravvivenza, tenere vivo il fuoco, è stata dura, ma sono fiero di come ne sono uscito.

E dell’esperienza che hai vissuto durante la penultima settimana in completa solitudine?
Quella è stata la settimana più dura, e credo che il momento più triste de L’Isola dei Famosi 2017 sia stato proprio quando mi sono ridotto a mangiare solo foglie. Il primo giorno mi sembrava impossibile anche l’idea di riuscire a costruire un capanno. Quando poi è arrivata Eva Grimaldi la seconda settimana, ero riuscito a costruire non solo un riparo per la notte, ma avevamo il cocco per bere, e addirittura un mestolo. A posteriori posso dire che è stato bellissimo perchè all’inizio avevo paura che sarebbe stato solo un fallimento.

Tu sei dimagrito molto durante i mesi in Honduras e ti sei visibilmente emozionato quando ti sei guardato allo specchio per la prima volta. Come ricordi quel momento?
Intanto vi farò ridere, così anche per sdrammatizzare, raccontandovi che dopo tutto il riso che abbiamo mangiato sull’isola, appena sono tornato in Italia, mio papà mi ha cucinato proprio il risotto! (con gli asparagi però). Scherzi a parte, quando mi sono guardato allo specchio è stata un’emozione molto forte. Ho perso 9 chili ed erano scomparsi i miei addominali! Ne ho persi così tanti perchè io, Raz, Giulio Base eravamo quelli che spesso facevano i lavori più pesanti tra la pesca e il fuoco. Metà di quei chili li ho anche ripresi, grazie ai miei genitori che sono molto apprensivi. La cosa che posso affermare con tranquillità è che sono molto contento di non aver davvero patito la fame e di essere riuscito a non lamentarmi mai anche perché ricordiamoci che questo è un gioco e nel mondo reale c’è chi si dispera realmente per non avere nulla da portare in tavola, quindi quando ho firmato il contratto sapevo a cosa andavo incontro e ho cercato di essere sempre in qualche modo rispettoso per chi vive quotidianamente situazioni di disagio. Alla fine il nostro è un gioco alla sopravvivenza.

Cosa pensi della vittoria di Raz Degan visti i problemi che voi avevate avuto sull’isola?
Io credo solo che il pubblico è sovrano e il suo giudizio inconfutabile. Non mi sento dunque di commentare la scelta del pubblico, posso solo dire che la sua è stata una strategia vincente e lui è un ottimo giocatore, mi complimento con lui e con ciò che ha fatto. I problemi che abbiamo avuto e ciò che ho detto di lui si rapportava solo al giocatore e non alla persona.

Mentre tu eri in Honduras tanti si sono espressi negativamente su di te. Come vivi ora che sei tornato in Italia tutte le critiche che ti hanno rivolto nel corso della tua avventura?
Credo che se non fossi stato un giocatore sarei passato inosservato. Io ho realmente giocato; in sette nomination ho nominato sette persone differenti. Non ho rimpianti, ma credo solo che se non ci fosse stato Raz sarei probabilmente arrivato tra i primi tre.

Cosa pensi della vicenda dell’abbandono di Morgan ad Amici visto che anche tu sei stato un coach nell’edizione del 2014? Io sono dell’idea che quando tu rivesti un ruolo, qualunque esso sia, non sarai mai immune alle critiche. Mi dispiace che Morgan abbia abbandonato, non so cosa sia successo, lo stimo molto per la sua cultura musicale e per l’esperienza che ha. Posso solo dire che il ruolo di coach e il rapporto con i ragazzi non è facile da instaurare e mantenere. Io sono stato fortunato con i miei; con Deborah Iurato che vinse quell’edizione, abbiamo anche collaborato ad un brano presente nel mio disco Slogan, uscito a settembre, ed è stato uno dei 50 brani più ascoltati su Spotify. Vincenzo Durevole, che quell’edizione vinse nella categoria del ballo, è stato uno dei primi a scrivermi non appena sono rientrato in Italia.

Quali sono i tuoi sogni e i tuoi progetti per il futuro?

Io nasco come free styler, e (facciamo corna) muoio così! Mi piacerebbe poter continuare a lavorare nel mondo della televisione, magari potendo condurre proprio un programma di musica o di calcio, altra mia grande passione. Tornando proprio alla musica, mi piacerebbe incidere un singolo che ho composto sull’isola e sarebbe una bella emozione visto che erano pensieri profondi che ho messo in rima. Poi mi piacerebbe incidere in acustica i più bei brani del mio ultimo album, Slogan.

Photo Credits: Facebook

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