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Roberta Ragusa, le cugine attaccano Logli: ecco cosa hanno detto

Di Roberta Ragusa non si hanno più notizie dalla notte fra il 13 e 14 gennaio 2012. Il marito Antonio Logli è stato condannato, in primo e secondo grado, a 20 anni di reclusione per l’omicidio e la distruzione del cadavere della donna. Sul caso di Roberta, per la giustizia è “illogico pensare ad un allontanamento volontario. Le due sentenze hanno imposto a Logli l’obbligo di residenza nel comune di San Giuliano Terme e il divieto di allontanarsi dalla provincia di Pisa dalle ore 21 fino alle 6. Non ritenendo necessaria la detenzione cautelare. Proprio per tale ragione l’uomo è, al momento, libero ed è in attesa della sentenza della Cassazione.

Nonostante Logli fosse già stato giudicato colpevole in passato, la sentenza di secondo grado non era affatto scontata. Principalmente perché, in assenza del corpo della Ragusa, i giudici sono stati costretti a sostenere un processo di tipo indiziario, ovvero fondato su tanti importanti indizi ma non sulla prova concreta della morte della donna. Ed è proprio su questo punto che le cugine di Roberta, Maria Ragusa e Marika Napolitano, insistono. “Ora Logli ci dica dove si trova il corpo di nostra cugina!” queste le loro parole al settimanale Giallo. Le donne, infatti, sono assolutamente convinte della colpevolezza del 55enne di Gello e auspicano, quanto meno, ad avere un corpo su cui piangere.

Logli, dal canto suo, continua a professare la sua innocenza. L’uomo intende far leva su un allontanamento volontario della moglie, dovuto ad una presunta relazione extraconiugale della donna. I legali, infatti, sulla base di questo, non escludono che la donna possa essere fuggita con un uomo misterioso. A credere fermamente all’innocenza dell’uomo è il figlio Daniele.

Il 22enne è sempre rimasto accanto al padre e intervistato a Quarto Grado aveva dichiarato: “Ci sono buonissime possibilità che mamma sia viva. Io ancora oggi la cerco. Io spero sempre che torni. Dal momento che non ho la certezza di un corpo, perché mi deve essere negata la probabilità?! Io non so spiegarmi questa cosa. Spero solo che stia bene. Nonostante tutto, noi saremo sempre pronti ad accoglierla. Forse però avrebbe paura di tornare, dopo tutto questo… Io son certo che babbo non le abbia fatto nulla“. Daniele aveva poi attaccato le cugine: “Non hanno fatto i nostri interessi, preferendo provare a convincerci che mio padre avesse ucciso mia madre“.

Roberta Ragusa, la cugina contro i Logli: “Daniele sii uomo, mamma è morta”

La puntata di Quarto Grado, andata in onda venerdì 19 ottobre 2018, non è piaciuta per niente a Giovanna Alpini, cugina di Roberta RagusaGianluigi Nuzzi ha ospitato ed intervistato nel suo programma Daniele Logli, il primogenito della donna scomparsa nel 2012 a San Giuliano (Pisa). “Non ho visto la puntata di Quarto Grado e non la voglio neanche vedere – ha dichiarato la cugina di Roberta a Il Tirreno – Mi è bastato leggere i giornali. Le parole di Daniele Logli mi hanno ferita, ma soprattutto hanno ferito Roberta. Poverina, non meritava questa fine. Daniele ora è un uomo e deve prendersi le sue responsabilità“.

“Noi abbiamo sempre tenuto un atteggiamento molto corretto, anche se determinato. Perché per noi Roberta è morta – replica la Alpini –  Anzi: non solo per noi, lo dicono due sentenze. Loro facciano come credano: il nostro pensiero è suffragato dalle decisioni dei giudici”. Riguardo all’appello che Daniele ha lanciato alla madre, la donna ha aggiunto: “Non capisco perché la stiano aspettando. Roberta è morta e non tornerà mai più a casa loro. Daniele ha 22 anni e non è più un bambino: ora deve prendersi le sue responsabilità. Come farebbe un uomo“.

 

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