Coronavirus, gli spostamenti vietati? Ora Google li mette in chiaro…
Il più celebre motore di ricerca web, Google, mette in chiaro gli spostamenti delle persone – in sostanza di noi tutti – al tempo del coronavirus. Per 131 paesi del mondo colpiti da Covid-19 compresa l’Italia. “Sono dati aggregati e anonimi per mostrare quanto sono affollati determinati luoghi” spiega un post ufficiale della mega azienda statunitense.
L’analisi di Google rivela “cosa è cambiato a seguito delle limitazioni”, ma in base a dati che “sono sviluppati nel rispetto della privacy”. In Italia al 29 marzo l’affluenza a farmacie e alimentari è diminuita dell’85%, -94% bar e ristoranti, -87% i trasporti. Ma anche -90% i parchi, -63% il lavoro. Aumentata del 24% la residenzialità.
In Lombardia l’affluenza agli alimentari ha segnato un -81%, ai trasporti -89%, al lavoro -65%, ai parchi -91%, ristoranti e bar -95%, +24% la residenzialità. La mappa completa italiana e degli altri paesi del mondo è a questo indirizzo: https://www.google.com/covid19/mobility/.
I report mostrano in percentuale come si sono modificati gli spostamenti nel tempo e su diverse aree geografiche, in relazione a una serie di luoghi come “negozi e attività ricreative“. “Generi alimentari e farmacie“. “Parchi”, “stazioni di trasporto pubblico”, “luoghi di lavoro” e “abitazioni”.
Le informazioni vengono create a partire da un insieme di dati “aggregati e anonimizzati” degli utenti che hanno attivato la Cronologia delle posizioni. Si tratta di “un’impostazione che è disattivata per default – spiega Google -. Può essere disattivata in qualsiasi momento dal proprio Account Google e i dati si possono sempre eliminare dalla propria Cronologia”.