Cose da Vip

Omicidio Noemi Durini: si cerca nelle chat, tensione alta tra le famiglie

Una terribile storia quella di Noemi Durini, la studentessa di Specchia uccisa dal fidanzato reo confesso. Gli inquirenti continuano a lavorare per delineare il profilo psicologico del ragazzo, nel frattempo tra le due famiglie la tensione resta altissima.

È passato più di un mese dall’omicidio di Noemi Durini, la 16enne di Specchia brutalmente uccisa dal fidanzato reo confesso, anche lui minorenne. Il paese salentino non si da pace e si strige attorno ai familiari della giovane vittima, mentre gli inquirenti continuano ad indagare per ricostruire nel dettaglio quanto è accaduto quella tragica mattina, del 3 settembre. Si lavora anche per comprendere il profilo psicologico del presunto assassino 17enne. Al momento ci si sta soffermando sugli sms e chat scambiati tra i due nei giorni precedenti all’efferato delitto e nel corso del loro anno di relazione. Il cellulare consegnato dalla mamma di Noemi, Imma, potrebbe infatti contenere elementi importanti per comprendere il tipo di rapporto che intercorreva tra i due adolescenti. Nel frattempo, l’aria tra le due famiglie resta molto tesa, soprattutto per le dichiarazioni contro la vittima mosse dalla famiglia del ragazzo.

Sta di fatto che Noemi Durini quella mattina all’alba non era cosciente di andare incontro alla morte. La giovane è infatti uscita di casa, dopo aver ricevuto un messaggio da Lucio nel quale la invita a venire fuori, con i pantaloni del pigiama e senza cellulare, dal quale non si separava mai. Da quel momento, in cui il ragazzo la va a prendere con la macchina della madre (che non potrebbe guidare in quanto non maggiorenne e privo di patente), non si ha più alcuna certezza. A lasciare tutti senza parole è la violenza che il giovane ha scaricato sul corpo della fidanzata: stando all’autopsia, la studentessa è stata picchiata a mani nude e successivamente è stata accoltellata al capo e al collo. I medici legali hanno riscontrato, sul cadavere della ragazza, lesioni contusive multiple, riconducibili a un pestaggio, oltre alle lesioni da arma bianca al capo e al collo. Nel cuoio capelluto della vittima è stata inoltre trovata la punta del coltello utilizzato per il ferimento.

Tra le famiglie di Noemi e di Lucio la tensione resta altissima. Insolito è stato per molti anche il comportamento dei genitori del fidanzato di Noemi Durini: la madre, anche dopo aver appreso la notizia della morte della ragazza, ha continuato a metterla in cattiva luce, insieme al marito, attribuendole ogni colpa dell’omicidio, nonostante la giovane sia chiaramente vittima della violenza del figlio. Il padre del 17enne, Biagio, nel corso della puntata di Quarto Grado, è intervenuto ribadendo che comunque Noemi non era una ragazza “per bene” e che frequentava amicizie “sbagliate”, diventando vittima delle stesse. Ed è proprio le dichiarazione del padre che ha fatto alterare la mamma di Noemi Durini, la quale ha chiamato la trasmissione rispondendo alle accuse mosse da quest’ultimo: “Noemi è la vittima, solo la vittima. Nessuno ha il diritto di infangare la sua memoria. Manterrò la promessa e le farò giustizia”. La signora Imma ha poi continuato: “Io signor Biagio la querelo perché lei non deve più diffamare mia figlia”.

Photo Credits Facebook

Pulsante per tornare all'inizio