Quando finirà il coronavirus, l’epidemia e il contagio?
A provare a dare una risposta è Zhong Nanshan, 83 anni, attualmente considerato il massimo esperto epidemiologo del governo cinese. La sua fama è dovuta ad un precedente importante, quello dell’epidemia di Sars del 2003, che lo ha visto schierato in prima linea e che l’ha inevitabilmente portato ad intervenire anche in merito al Coronavirus.
Per quanto riguarda i reali sintomi del virus Zhong Nanshan sostiene che i più comuni siano febbre e tosse, mentre la diarrea è più rara. Nanshan ha stimato anche che circa il 43,8% dei pazienti esaminati aveva la febbre quando sono stati ricoverati in ospedale; il tasso però è salito all’88,7% durante il ricovero, dunque in fase di peggioramento della malattia. Ma, ancor più importante, secondo l’esperto l’assenza di febbre nel Coronavirus è più frequente rispetto alla Sars. Cosa vuol dire questo? Che i pazienti che non presentano questo sintomi possono sfuggire alla casistica.
Quando finirà la pandemia?
Zhong Nanshan ha un’opinione anche su questo. Per l’esperto cinese siamo ancora lontani dalla fine della pandemia, che durerà ancora mesi. In termini globali, il mondo non uscirà dall’emergenza coronavirus prima di giugno 2020.
La pandemia mondiale del coronavirus si diffonde. Ecco, paese per paese, la mappa di come sta avvenendo l’espansione del virus. E se in Europa, mentre l’Italia lotta senza sosta, i contagi aumentano in tutti i Paesi, in Cina e in Corea le cose migliorano. Vediamo punto per punto.
Cina
La Cina ha annunciato un bollettino da coronavirus relativo alla giornata del 12 marzo con nuovi minimi assoluti: appena 8 nuovi casi registrati e 7 decessi, che portano il totale dei morti a 3.176. La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha riferito anche che 6 morti fanno capo alla provincia dell’Hubei, l’epicentro dell’epidemia, e uno a quella dello Shandong. Sono 1.318 i pazienti dimessi dagli ospedali che portano le guarigioni complessive a 64.111, pari a quasi l’80% (79,33%) degli 80.813 contagi finora accertati.
Wuhan
Il picco in Cina è stato ormai superato, aveva annunciato ieri Mi Feng, portavoce della Commissione sanitaria nazionale (Nhc). I nuovi casi stanno diminuendo nel Paese e l’intera situazione epidemica rimane “a livelli molto bassi”. I nuovi contagi a Wuhan, focolaio del Covid-19, sono diminuiti fino ad attestarsi a una singola cifra, con soli 8 casi riportati ieri. Sette sono poi i casi nel resto della Cina, di cui 6 importati dall’estero come “contagio di ritorno”.
Corea del Sud
Contagi ai minimi in Corea del Sud, dove il 12 marzo si sono registrati 114 nuovi casi, il livello più basso da più di due settimane, portando le infezioni da coronavirus a 7.869. Il dato dimezza i 242 casi di martedì e si colloca sotto i 500 e oltre della scorsa settimana, grazie al contenimento del focolaio di Daegu. Mentre preoccupano i casi in aumento a Seul. Il Korea Centers for Disease Control and Prevention ha riferito che i morti sono saliti a 66. Seul ha annunciato la stretta ai controlli su febbre e misure di contenimento per tutti gli arrivi dall’Europa.
Germania
Sono invece oltre 2.000 le persone in Germania contagiate dal coronavirus, secondo quanto riportano alcuni media tedeschi, fra cui la Bild. Si registra intanto la quarta vittima: un 67enne del Baden-Wuerttemberg. Secondo il tabloid tedesco, sono 25 le persone finora guarite.
Austria
L’Austria ha annunciato la sua prima morte a causa del nuovo coronavirus. Si tratta di un uomo di 69 anni tornato dall’Italia e morto a Vienna. Lo ha reso noto l’unità di crisi della città di Vienna, senza fornire ulteriori dettagli. Il numero di contaminazioni è stato aggiornato oggi a 302 in tutta l’Austria.
Spagna
In Spagna la ministra per le Pari opportunità, Irene Montero, è risultata positiva al test. Lo riferiscono i media spagnoli citando un comunicato del governo. Montero è anche la compagna del leader di Podemos, Pablo Iglesias, che è stato posto in isolamento.
Irlanda
Chiusura totale delle scuole di ogni ordine e grado, dei college e degli asili in Irlanda per cercare di frenare l’epidemia di coronavirus. Lo ha annunciato da Dublino il premier Leo Varadkar, a partire da oggi e fino al 29 marzo prossimo. La stretta è arrivata all’indomani dell’annuncio del primo caso di morte di un paziente colpito dal virus Covid-19 nella Repubblica, dove il numero dei contagi si avvia verso la quarantina (oltre 50 sommando l’Irlanda del Nord britannica).