L’epicentro della pandemia di coronavirus, cominciato in Cina, dopo aver attraversato l’Italia e l’Europa si è assestato attualmente nelle Americhe. E mentre negli Stati Uniti si superano le 100mila vittime, la situazione si fa sempre più critica in America Latina. Nelle ultime 24 ore si registra un boom di contagi: 833.493 i casi registrati ufficialmente, pari a una crescita di +35mila. Aumentano purtroppo anche i morti: sono 44.765, per una crescita +1.400.
La Cina “apre” al mondo
Una buona notizia, tuttavia, sfida la paura: in Cile una donna di 111 anni è sopravvissuta al virus. La Cina, intanto, compie il primo passo per sbloccare i collegamenti internazionali: tra gli 8 Paesi da cui potranno arrivare voli charter c’è anche l’Italia. Non gli Stati Uniti. Il tabloid di Pechino Global Times, in base a documenti della Civil aviation administration of China (Caac), spiega che la lista include Giappone, Corea del Sud, Singapore, Francia, Germania, Regno Unito e Svizzera.
Rapporto tesi con gli Usa
Salta appunto all’occhio l’assenza degli Stati Uniti. Del resto le relazioni fra il Dragone e Washington sono sempre più tese. Pechino in ogni caso compie un primo passo verso lo sblocco dei collegamenti internazionali, dopo la stretta decisa a marzo per contenere i contagi di ritorno.
Dramma in Brasile
Altri 1.086 decessi nelle ultime 24 ore si sono verificati in Brasile, superata quota 25mila vittime (25.598) da inizio emergenza. Rispetto alle ultime 24 ore, inoltre, si contano 20.599 nuovi contagi che portano a 411.821 il numero complessivo. Il Brasile è il secondo Paese al mondo, dietro gli Stati Uniti, per casi confermati di Covid-19.
La storia della donna cilena
Nel Sud America martoriato dal virus, una storia piena di speranza arriva dal Cile. Una donna di 111 anni ha sconfitto il Covid-19, dopo che i medici l’hanno sottoposta a doppia quarantena. La vicenda, riferisce il quotidiano Publimetro, riguarda la signora Juana Zúniga (nella foto in alto, tratta dall’account Twitter di SENAMA @SENAMAGOB), dal 2014 nell’Ospizio “Hogar italiano” a Santiago. Il 10 aprile nella struttura si è acceso un focolaio di Coronavirus: 7 dipendenti e 18 ospiti hanno sviluppato il Covid-19. I sanitari hanno posto la signora Juana in isolamento in una stanza con assistenza medico-sanitaria. Senza avere alcun contatto con parenti o conoscenti per due quarantene equivalenti a 28 giorni. Il 10 maggio la donna è guarita, ma la notizia è filtrata solo in queste ultime ore. “A volte sto bene e a volte sto male, a causa degli anni che ho. Prima il tempo passava veloce perché lavoravo”, ha detto ai giornalisti Juana, che fra due mesi compirà 112 anni.